da € 3.960 Voli inclusi
PRENOTA ORA! TROVA AGENZIAViaggio in Sudan del Sud, il nuovo Stato formatosi nel 2011 a seguito della suddivisione del Sudan, il Paese più grande del continente africano. Il Sud Sudan è una destinazione dalla natura selvaggia e incontaminata, il luogo perfetto per un viaggio lontano dal caos e frenesia della vita moderna.
La sua capitale, Juba, è bagnata dalle acque del Nilo. A nord della capitale si trovano i tipici villaggi in case di mattoni, fango e tetti di paglia, dove vivono diversi gruppi etnici: allevatori di zebù Mundari, guerrieri Dinka e semi-nomadi Toposa. L’incontro con ogni tribù sarà unico e speciale. Immergiti in un contesto estraneo alla modernità ed apprezza pienamente la vera cultura africana.
Inoltre, scopri i parchi Boma, Nimule e Bandigalo. Seppur ancora sconosciuti, è proprio qui che avviene la migrazione africana più grande: da qui passano oltre un milione di antilopi ogni anno.
Il Paese, oltre a leoni, leopardi, ippopotami e giraffe, ospita anche 8.000 elefanti, 9.000 bufali e 3.000 struzzi. Il Sudan del Sud è una nazione piena di luoghi da scoprire, dove è possibile entrare in contatto con diverse tribù conoscendo il loro spirito e cultura locale.
Parti con Go Afrique alla scoperta di destinazioni remote! Esplora il Sudan del Sud tra natura incontaminata e tribù locali!
Partenza Esclusiva Go Afrique, con accompagnatore dall’Italia
Tour di gruppo con guida parlante inglese, traduttore in italiano
Minimo 10 partecipanti
Partenza da Roma Fiumicino con voli di linea per Juba via Istanbul. Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivo all’aeroporto di Juba, ritiro del bagaglio e disbrigo delle formalità doganali. Incontro con l’autista e pranzo. Sarà possibile ammirare il Nilo Bianco dal ristorante Da Vinci, l’unico posto a Juba da cui i turisti possono osservare il Nilo Bianco e scattare incredibili fotografie. Nel pomeriggio, trasferimento verso Mundari Cattle Camp (circa un’ora di strada). Incontro con i capo tribù.
I Mundari sono un piccolo gruppo etnico nilotico che insieme ai Dinka sono noti per la loro altezza. Infatti, con i Tutsi del Rwanda sono considerati il più alto popolo dell’Africa.
Le loro terre si estendono per circa 75 km a nord di Juba, la capitale del Sud Sudan, e la loro capitale è la città di Terekeka. Il paesaggio è composto da pianure e altipiani e la zona è attraversata da numerosi fiumi e costellata di laghi.
La vita semi-nomade dei Mundari si basa sui pascoli disponibili per l’allevamento. Il loro cibo e il loro sostentamento dipendono dai loro animali, che determinano anche lo stato sociale e la possibilità di sposarsi e creare una famiglia. I più anziani insegnano alle nuove generazioni le tradizioni tribali fino a che non sono abbastanza maturi da superare il rito del “diventare adulti”. I più piccoli sono dediti al radunare le mandrie, mungere le mucche e raccogliere i loro escrementi. Per aumentare la produzione di latte, ai bambini viene anche detto di stimolare le mucche in quello che è chiamato “sacrificio della fronte” ed è considerato il rito di iniziazione.
Allevano soprattutto mucche, in particolare una specie chiamata Ankole-Watusi, caratterizzata da corna enormi. Questi sono considerati animali sacri: la tribù dei Mundari ritiene di poter accedere alla loro spiritualità solo se questi bovini vengono usati come mezzo e le energie vengono canalizzate tramite la cenere dei falò che si cospargono sulla pelle per proteggersi dagli insetti.
Cena al campo e pernottamento in tenda.
Prima colazione e tempo a disposizione nel villaggio. Dopo colazione, trasferimento verso Juba. Nel pomeriggio, visita al mercato Konyo Konyo (non sono consentite foto), al Museo Nazionale, alla cattedrale e alla moschea della città.
Juba è la capitale del Sud Sudan e si trova lungo le rive del fiume Giuba. È la città più grande e popolosa del Paese. Numerosi sono i luoghi di interesse culturale, come la Moschea di Juba e il Museo Nazionale del Sud Sudan. La città permette anche di godere della vita notturna, dei ristoranti locali e di attività all’aperto, tra cui rafting e safari. La Cattedrale di Santa Teresa del Bambin Gesù, nel centro storico, rappresenta uno degli edifici principali dal punto di vista religioso. Ha un’architettura neogotica e risale al 1961. Il Museo Nazionale è un centro culturale e storico e ospita il patrimonio artistico, culturale e naturale del Paese. A Juba si trova anche un ponte inaugurato nel 2012 che attraversa il Nilo bianco: è uno dei ponti più imponenti e moderno del continente e offre una vista mozzafiato sul fiume. Il mercato Konyo Konyo è vivace e colorato e vi è possibile trovare tessuti, spezie, gioielli, sculture di legno, oggetti di ceramica e artigianato locale. È un mercato all’aperto che permette di immergersi nella cultura locale dove acquistare anche prodotti alimentari freschi come la frutta tropicale, le verdure locali e le spezie esotiche, oltre a piatti tipici sudanesi.
Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel e trasferimento all’aeroporto in tempo utile per il volo per Kapoeta.
Kapoeta ha una posizione strategica per l’allevamento del bestiame e del suo commercio in tutto il Sud Sudan. Altre attività importanti della città sono rappresentate dall’agricoltura, la pesca e l’estrazione di petrolio. Da qui è possibile esplorare il Parco Nazionale del Boma, un luogo protetto e incontaminato in cui è possibile osservare elefanti, bufali e babbuini. Qui vivono anche alcune tribù come i Dinka, i Toposa e i Taposa. Queste tribù conservano le proprie tradizioni e culture indigene.
Visita di alcune comunità nei dintorni di Kapoeta e spettacolo di danza di benvenuto. Cena al campo vicino a una comunità Toposa e pernottamento in tenda.
Prima colazione al campo e partenza per i diversi villaggi Toposa. Visita di diverse comunità e possibilità di assistere alla loro danza di benvenuto.
La tribù dei Toposa si distingue per la lingua Turkana ed è una tribù che non si è lasciata influenzare dalla modernità e dal progresso. Sono allevatori di bovini, capre e pecore e nel passato sono stati protagonisti del commercio dell’avorio.
I Toposa appartengono al gruppo dei “Karamojong”, che include anche alcuni Karamojong dell’Uganda, i Ntangatom del sudovest dell’Etiopia e i Turkana del Kenya. L’economia e la vita sociale dei Toposa verte sull’allevamento di cammelli, asini, capre e pecore. Solitamente ai ragazzi vengono date capre e pecore di cui prendersi cura per poi specializzarsi nel prendersi cura del gregge una volta adulti. Avere un gregge e possedere un’arma significa ricoprire un ruolo importante e di prestigio all’interno della tribù. I Toposa si sono sempre contesi l’acqua e i pascoli con le loro tribù vicine e sono stati protagonisti di furti di bestiame. La tribù è anche dedita alla ricerca dell’oro e di altri minerali preziosi sul letto dei fiumi che scorrono nelle loro terre. Nelle aree più remote, le donne Toposa si vestono con meravigliose gonne di pelle decorate con perline ancora ad oggi e pitturano i propri visi e corpi. La tribù si occupa di allevamento di bovini e capre ed è nota per essere una tribù di “guerrieri”, spesso in conflitto con la vicina tribù Larim. I loro villaggi sono formati da capanne circolari in cui gli abitanti si radunano durante le stagioni umide. Nei mesi della stagione secca i pastori migrano invece alla ricerca di pascoli per l’allevamento.
Cena e pernottamento in tenda.
Prima colazione e partenza per il territorio dei Didinga. Arrivo al Camp 15, un mercato in cui le tribù Didinga e Larim si incontrano ogni giorno a scopi commerciali e sociali. Incontro delle autorità locali e partenza verso Boya Hills, un’area speciale per tutti coloro che amano le piante in quanto sarà possibile ammirare numerose specie rare.
La tribù Larim conta alcune migliaia di persone che vivono ai piedi delle Boya Hills. Boya Hills è una zona della savana composta da colline rocciose che fungono da parapetti per i villaggi di Boya. I giovani Boya usano questi blocchi come torri di avvistamento per controllare il loro territorio mentre le donne Boya li usano per macinare il grano cantando canzoni al ritmo della macinazione dei chicchi di cereali. I bovini sono molto importanti per i Boya che ne mangiano la carne, bevono il sangue e il latte e usano le loro pelli per dormire. I Boya sono animisti e credono negli spiriti dei loro antenati con i quali comunicano in suggestive cerimonie. Le donne si procurano o fanno fare scarificazioni sul viso e sul copro a indicare lo status e il ruolo che ricoprono nella società e le considerano esteticamente belle e un segno di forza e resistenza.
La tribù si stabilì in questa zona circa 20 anni fa alla ricerca di pascoli migliori per il loro bestiame e per avvicinarsi alle pozze d’acqua, rare nella regione. La loro cultura è ricca e caratterizzata da case di legno decorate con piccole conchiglie e disegni. I loro villaggi sono pittoreschi e formati da capanne con tetti di paglia dalla punta acuminata e sono protetti da mura di cinta a difesa degli attacchi dei Toposa. Gli uomini si dedicano al bestiame e le donne all’agricoltura di sussistenza. Molte sono le vedove, riconoscibili dalle fronde di palma intrecciate che portano sulla fronte e sulle gambe.
Cena e pernottamento in tenda.
Prima colazione e giornata trascorsa a scoprire la cultura Larim visitando vari villaggi.
Pensione completa e pernottamento in tenda.
Prima colazione e ultima opportunità di godere delle tradizioni delle tribù locali. Partenza per Torit dove si arriverà per pranzo.
Torit si trova nel Sud Sudan, è la capitale dello stato di Imatong ed è abitata dai Diginga, Toposa e Latuka. La città è famosa per il mercato del bestiame (che si tiene ogni anno a settembre) e la loro cultura tradizionale.
Proseguimento per Juba (trasferimento di circa 7 ore totali in auto). Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel. Check-out e trasferimento verso l’aeroporto in tempo utile per il volo di rientro.
Arrivo all’aeroporto di Roma Fiumicino.
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Min 10 partecipanti | Min 12 partecipanti | ||
---|---|---|---|---|
Doppia | Supplemento singola | Doppia | Supplemento singola | |
Dal 7 Novembre 2024 al 15 Novembre 2024 | € 4.390 | € 610 | € 3.960 | € 610 |
Note
Partenza esclusiva:
OPERATIVO VOLI 07 novembre 2024:
07/11 TK1864 ROMA FIUMICINO ISTANBUL 1930 0005
08/11 TK 613 ISTANBUL JUBA 0210 0700 +1
15/11 TK 614 JUBA ISTANBUL 0900 1600
15/11 TK1863 ISTANBUL ROMA FIUMICINO 1755 1830
SISTEMAZIONI PREVISTE (o similari – classificazione secondo gli standard locali):
Importante: l’ordine delle visite e delle escursioni può variare in base alle condizioni locali (ad esempio lavori stradali, giorni di mercato, ecc.). I trasferimenti sono lunghi e le strade non sempre sono in buone condizioni. L’itinerario può subire variazioni anche dovute alla sicurezza, al meteo, alle festività e altre circostanze non prevedibili.
Ognuno deve portare il proprio sacco a pelo. Verranno forniti materasso, lenzuola e cuscino direttamente in loco.
La quota comprende
La quota non comprende
Durata: 15 giorni / 14 notti
da € 5.800 - Voli esclusi
Durata: 11 giorni / 8 notti
da € 8.420 - Voli esclusi
Passaporto e visto Passaporto: necessario. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio. Viaggi all’estero dei minori: si prega di consultare l’Approfondimento: “Prima di partire – documenti per viaggi all’estero […]
Le Comore si collocano 12 gradi sotto l’equatore. Hanno due stagioni principali: una più calda e piovosa, durante la quale prevale il monsone di Nord Ovest, che va da dicembre ad aprile. C’è poi una stagione più secca e fresca, in cui soffiano soprattutto gli alisei che provengono da Sud Est, e va da maggio […]