Abu Simbel

Abu Simbel è un antico complesso di templi scavato nella roccia. Situato nel sud dell’Egitto e sulla riva occidentale del Lago Nasser, Abu Simbel fu eretto durante il regno di Ramses II (1279 – 1213 a.C.).

C’è molta discrepanza sulle date della sua origine, dovuta forse alle diverse interpretazioni degli studiosi moderni sulla vita del famoso faraone. Sulla base delle numerose opere d’arte presenti all’interno del Grande Tempio, è certo che le strutture furono create, almeno in parte, per celebrare la vittoria di Ramses II sugli Ittiti nella battaglia di Kadesh del 1274 a.C.

Il Grande Tempio di Abu Simbel è alto 30 metri e largo 35, con quattro colossi seduti che fiancheggiano l’ingresso, due per lato, raffiguranti Ramses II sul suo trono, alti ognuno 20 metri. Al di sotto di queste figure gigantesche si trovano statue più piccole (sempre a grandezza naturale) che raffigurano i nemici sconfitti dal faraone: i Nubiani, i Libici e gli Ittiti.

Altre statue rappresentano i membri della sua famiglia, varie divinità protettrici e simboli del potere. Passando tra i colossi, attraverso l’ingresso centrale, l’interno del tempio è decorato con incisioni che mostrano Ramses II e Nefertari (sposa del faraone) mentre rendono omaggio agli dei.

Nelle vicinanze si trova il Tempio Piccolo, alto 12 e largo 28 metri. Anche questa struttura è ornata da colossi sulla facciata anteriore, tre su entrambi i lati del portale, raffiguranti Ramses II e la sua regina Nefertari (quattro statue del re e due della regina).

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