La Riserva faunistica di Dja, è situata nel sud est del Camerun, così chiamata dal fiume Dja, che la circonda quasi completamente, formando un confine naturale che racchiude un’area di 560.000 ettari.
La riserva è stata creata nel 1950 e forma parte integrante delle fitte foreste pluviali che costituiscono il bacino del fiume Congo.
Confina inoltre con il parco nazionale congolese di Odzala-Kokoua e il parco nazionale del Minkébé dello stato del Gabon.
Si tratta di una delle riserve più grandi e meglio protette dell’Africa, con circa il 90 % della sua superficie che rimane priva di minacce o disturbi.
Dal 1987 è divenuto un sito facente parte del patrimonio mondiale UNESCO, molto noto soprattutto per le diverse specie di primati che ospita tra cui il mandrillo, lo scimpanzé e il gorilla di pianura occidentale.
Ci sono anche numerose altre specie di mammiferi, delle quali 5 minacciate dall’estinzione, che comprendono anche gli elefanti, i bufali e i leopardi, nonché più di 320 specie di uccelli.
Per quanto riguarda la flora, invece è osservabile una ricchissima varietà, che comprende più di 1.500 specie diverse di piante.
Dobbiamo sottolineare inoltre che all’interno dei confini della riserva, vive anche il gruppo etnico dei Baka, un tempo conosciuti come Pigmei, ovvero un popolo semi-nomade di cacciatori-raccoglitori, la cui altezza media di solito è inferiore al metro e sessanta, caratteristica questa che spesso li discrimina e li emargina dalla società.
La loro presenza, contribuisce a dare un valore aggiunto di tipo culturale all’intera zona, pertanto sono autorizzati a cacciare servendosi dei loro metodi tradizionali e cioè frecce e lance avvelenate.
La riserva infine, riceve dei sostegni significativi per la sua corretta gestione, attraverso molti progetti che vengono finanziati da partner internazionali e anche da sostenitori attivi nel campo della salvaguardia naturale del Camerun.
Se avete in programma un viaggio in Camerun, allora vi consigliamo di visitare questa interessante riserva naturale e di fare la conoscenza del suo popolo semi-nomade, che vive sparso in diversi villaggi caratteristici.
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