La cultura della Guinea Equatoriale è strettamente connessa alla etnia Fang, che proprio in questo Paese riconosce le sue origini.
La popolazione Fang è riuscita a mantenere le proprie tradizioni malgrado gli interventi sul territorio degli occidentali: questo significa che, per chi fosse interessato a vedere da vicino il vero folklore africano, qui potrebbe avere fortuna. Inoltre l’attaccamento alle religioni locali animiste (presenti in tutto il golfo della Guinea) rende speciali queste usanze mistiche, tingendole di “magia nera”. Tra le celebrazioni più affascinanti ricordiamo l’abira, una cerimonia che aiuta la comunità a liberarsi dal male. La musica è un elemento tipico delle celebrazioni rituali e tutte le danze vengono accompagnate dal coro degli uomini o da singoli cantori e da un po’di strumenti, tra cui troviamo il caratteristico Sanzas.
Anche le produzioni artistiche appartenenti alla cultura Fang fanno riferimento alle loro tradizioni funzioni funerarie: le teste degli avi vengono conservate in un reliquiario di corteccia sormontato da una statuetta dal corpo lungo e dalla testa lavorata. Queste sculture, che perdono tutto il valore sacro se vengono allontanate dal loro reliquiario, hanno reso famosa l’arte Fang.
La costituzione dello Stato stabilisce che le lingue ufficiali sono il francese e, dal 1844, lo spagnolo, che fa della Guinea Equatoriale l’unico paese africano ispanofono: è parlato dalla grande maggioranza della popolazione, specialmente a Bioko, ma le lingue indigene rimangono parte integrante della cultura del paese (parlate dal 32,4% delle persone).
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