La valuta del Paese è l’Euro.
L’economia, in costante difficoltà e dipendente dagli aiuti della Francia, si basa essenzialmente sull’allevamento e sull’agricoltura: si producono caffè, vaniglia, ylang-ylang, canna da zucchero, noci di cocco.
Prodotti che vengono anche esportati.
Tuttavia, la caduta dei prezzi e l’aumento della competizione sui mercati internazionali hanno portato a un significativo declino delle esportazioni di vaniglia e ylang-ylang, con una conseguente crescita del deficit nel bilancio commerciale.
Il Governo ha pensato a un progetto chiamato ‘Mayotte 2025’, frutto di una riflessione collettiva tra Stato e società civile.
Il documento rilascia le priorità per lo sviluppo dell’isola: si fissano sei assi che saranno il riflesso del piano governativo a favore del lavoro e della crescita per i dipartimenti esteri.
La Collettività di Mayotte sta attraversando un periodo di evoluzioni maggiori e profonde sul piano istituzionale, economico, politico e ambientale.
La trasformazione dei paesaggi mahoriani è veloce: costruzione di mercati e del nuovo municipio di Mamoudzou e degli edifici scolastici sono solo due esempi recenti.
Mayotte è rimasta poco impattata dalla crisi che ha toccato l’economia mondiale nel 2008, ma ha subito conseguenze indirette, come il rallentamento delle costruzioni in esenzione fiscale.
Il Benin mostra piccole variazioni di altitudine e può essere suddiviso in quattro aree da sud a nord, a partire dalla pianura costiera e sabbiosa (altezza massima 10 m), che è al massimo 10 km di larghezza. È paludoso e punteggiato di laghi e lagune che comunicano con l’oceano. Dietro la costa si trovano gli […]