Economia e politica in Senegal

Economia

In seguito all’indipendenza, il governo ha intrapreso interventi nei settori di agricoltura, ittica e minerario. In quest’ultimo è attivo l’ente petrolifero di stato Petrosen. L’industrializzazione del paese interessa tutta la regione del Dakar, a cui è stato concesso lo status di zona franca. Questo fatto attira molti capitalisti stranieri, che creano molti posti di lavoro.
L’agricoltura, che costituisce buona parte del reddito nazionale, si basa principalmente sulla coltura delle arachidi delle quali il Senegal è produttore mondiale.
Quasi il 30% del territorio senegalese è tenuto a pascolo. Dunque l’allevamento è molto sviluppato, soprattutto di bovini, ovini, caprini e volatili da cortile.
La pesca soddisfa la domanda interna e alimenta una fiorente industria conserviera che le permette l’esportazione.
Per quanto riguarda le risorse minerarie, molti giacimenti di gas naturale e petrolio attendono di essere sfruttati a largo della costa. Mentre i giacimenti di ferro sono già da tempo in attività con le miniere di fosfati. L’energia elettrica è prodotta da centrali termiche.
Pur mancando l’industria di base, il settore industriale è il più dinamico dell’economia senegalese. Le più diffuse sono le fabbriche alimentari.
La maggior parte del commercio è effettuato principalmente con la Francia, anche se intrattiene rapporti commerciali anche con Camerun, Mali, Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Algeria e Nigeria. Si esportano olio di arachidi, pesce e fosfati.
Per quanto riguarda il turismo, il Senegal si trova in una fase di valorizzazione che rappresenta la maggior fonte di valuta pregiata. Si tende a privilegiare il turismo integrato, ovvero rispettoso dei paesaggi naturali e umano, senza esigenze di lusso.


Politica

Il Senegal è una Repubblica Democratica, basata su una Costituzione che prevede un regime presidenziale fortemente centralizzato. Il capo dello stato, eletto a suffragio universale, dura in carica sette anni. Il presidente nomina il primo ministro che a sua volta nomina i ministri del governo. Il sistema legislativo è unicamerale. I membri dell’Assemblea nazionale sono eletti per un periodo di cinque anni direttamente dal voto del popolo.

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