viaggio in Benin

13 giorni / 11 notti

Viaggio in Ghana, Togo e Benin: Festival Vudù

da € 2550 Voli esclusi

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per informazioni: Go Afrique S.r.l.
via Canale, 16 - 60125 Ancona
Tel. 071 2089301 - [email protected]

Un viaggio in Benin, Ghana e Togo, sulle tracce delle più antiche tradizioni vudù!

In Benin il 10 gennaio è un giorno speciale durante il quale la popolazione celebra i culti ancestrali. In particolare tutti gli adepti del vudù si riuniscono nella regione di Ouidah. Una lunga processione si snoda, chi a piedi , chi in motocicletta, qualcuno con il taxi brousse…tutti si recano verso la Porta del non Ritorno. I partecipanti sono abbigliati con costumi tradizionali ed il bianco è il colore predominante, vivacizzato dalle coloratissime perline di vetro. Il culmine del festival viene raggiunto con l’arrivo di Dagbo Houno, il sacerdote capo di Ouidah. Danze, libagioni, maschere caratterizzano la mattinata. Parti con noi per un magico viaggio in Benin!

Il nostro viaggio continuerà mostrando il meglio di Benin, Togo e Ghana. Conosceremo i Taneka e i Tamberma che costruiscono le case come piccoli castelli  in argilla ed  a Kumasi  entreremo  nel regno degli Ashanti . Termineremo il viaggio esplorando l’ex Costa degli schiavi e i forti costruiti dagli europei. Uno dei più completi e spettacolari viaggi in Africa Occidentale.  Per tutti quei viaggiatori che vogliono scoprire questa incredibile regione ed innamorarsi dell’Africa.

1° giorno

Italia - Accra, Golfo di Guinea ( -/-/-)

Partenza dall’Italia per Accra con voli di linea, secondo disponibilità.
Arrivo ad Accra e trasferimento in hotel. Resto della giornata libero.
Sistemazione all’Accra City Hotel o similare (camere con bagno e aria condizionata).

2° giorno

Metropoli africane: da Accra a Lome (210 km - 4 h ) (B/L/D)

Accra, capitale del Ghana, ha saputo mantenere la proprio specificità nonostante il veloce sviluppo di cui si è resa protagonista questa intrigante città africana.
La florida area amministrativa, punteggiata da eleganti ville costruite nella prima metà del XIX sec., ci ricorda che il Ghana è stato una delle più fiorenti colonie inglesi in Africa occidentale.
Domenica: niente di meglio che iniziare il nostro viaggio nella terra del vudù partecipando ad una festa gospel!
E’ in faccia all’oceano che si svolge la vita dei nativi: James Town, l’area di Ogro Road, Wato e il mercato del pesce (la vecchia Accra si dipana tra Usher Town e James Town). Un villaggio circondato dalla città! Qui le attività economiche seguono tutt’altre regole rispetto a quelle che governano la “city” (business area) che si trova a solo qualche centinaia di metri.
Visiteremo anche la zona dei costruttori di bare dalle forme davvero stravaganti: frutti, pesci, animali, auto e tante altre ancora …Questi manufatti potrebbero tranquillamente essere esposti in qualsiasi centro di arte moderna!
Continueremo con l’interessante visita al museo di Accra, che fu creato per comparare l’arte del Ghana con il resto dell’arte africana e per promuovere l’Arte Moderna.
Infine ci dirigeremo verso Lome e attraverseremo il confine con il Togo (Aflao).
Sistemazione all’Ibis o similare (camere con bagno e aria condizionata).

3° giorno

Mercato dei feticci: da Lome a Ouidah (150 km - 3 h) (B/L/D)

Visita della città: Lome è una città piuttosto ordinata, da una parte il calmo quartiere amministrativo, dove si lasciano ammirare alcuni begli immobili in stile coloniale, dall’altra il vivace quartiere degli affari, dominato dal mercato centrale.
In periferia il mercato dei feticci, dove vengono venduti gli ingredienti per i sacrifici vudù. E' qui che i vari adepti dell'animismo locale vengono a comprare gli elementi necessari per i loro culti. I responsabili del mercato ci mostreranno alcuni "gri-gri" che avrebbero il potere di risolvere i problemi della vita di tutti i giorni. Un enorme ed eclettico assortimento di tutto il necessario per pozioni d’amore, oltre che intrugli magici per gli usi più disparati.
Lasciamo la città per raggiungere i villaggi ed entrare appieno nel mondo del vudù. Strada facendo, incontro con un guaritore tradizionale.
Sistemazione all’Hotel Casa del Papa o similare (camere con bagno e a/c).

4° giorno

Festival del Vudù: Ouidah (B/L/D)

In Benin il 10 gennaio è giorno di festa nazionale, durante il quale si onorano la religione tradizionale ed i suoi culti. In particolare nella regione di Ouidah si tengono celebrazioni vudù che radunano migliaia d’adepti, capi tradizionali e “feticheur”.
Ouidah è considerata una delle capitali del vudù africano. In questa città, antico porto del traffico negriero dall'architettura afro-portoghese decadente, coabitano uno di fronte all'altro il Tempio dei pitoni e la Cattedrale cattolica.
La lentezza dei personaggi inondati dal sole... il battito lontano delle onde sulla spiaggia... il ritmo dei tamburi rappresentano l'eco mormorante di colonne di schiavi imbarcati su queste spiagge. Un'atmosfera al di fuori del tempo, molto ben descritta da Chatwin nel suo libro "Il viceré di Ouidah".
A Ouidah visiteremo: il Tempio dei Pitoni, che vengono venerati come vudù protettori della città, il Forte portoghese trasformato in museo sulla tratta degli schiavi ed infine la Via del Non-Ritorno percorsa da migliaia di schiavi prima di essere imbarcati in direzione del nuovo mondo.
In base al programma del festival, sceglieremo il luogo migliore per assistere alle cerimonie che si svolgono nella intera regione di Ouidah.
Sistemazione all’Hotel Casa del Papa o similare (camere con bagno e a/c)

5° giorno

Regni africani: da Ouidah a Dassa (250 km – 5 h) (B/L/D)

Attraverseremo il Lago Nokwe a bordo di barche motorizzate per raggiungere Ganvie, esteso e delizioso villaggio su palafitte. Gli abitanti, dell’etnia Tofinou, costruiscono le loro capanne su pali di teck e ricoprono i tetti delle abitazioni con una spessa coltre di paglia. L’isolamento nel quale vivono ha permesso loro di conservare abitudini e regole di costruzioni originarie . La pesca è l’attività principale di questa popolazione. Nelle piroghe, che uomini, donne e bambini conducono con facilità con l’aiuto di lunghe pertiche, si scandisce la vita quotidiana. E’ in piroga che gli uomini vanno a pesca e le donne mettono in mostra le merci da vendere al mercato. I bimbi raggiungono la scuola in piroga, ed è in piroga che si canta accompagnando il ritmo delle pertiche...
In seguito ci recheremo ad Abomey per la visita del Palazzo Reale, i cui muri sono decorati con simboli degli antichi re del Dahomey. Il palazzo è ora un museo che conserva tra l'altro le spoglie mortali dei re ed un tempio costruito con argilla mischiata a polvere d'oro e sangue umano. Il Regno del Dahomey stabilì le basi del proprio potere su uno stato permanente di guerra che gli permise di catturare prigionieri da rivendere come schiavi. L'esercito reale era formato anche da truppe femminili, che si caratterizzavano per l'audacia e la bellicosità.
Gli storici sottolineano la dimensione "laica" del potere esercitato dai sovrani del Dahomey. Il re non era né un dio, né un sacerdote, nonostante il numero abbondante di sacrifici umani che erano compiuti sulle tombe dei re in alcune occasioni particolari. Il potere era esercitato secondo una razionalità accessibile ad una mentalità europea. Prova ne è il fatto che il Re di Francia e del Dahomey si scambiavano rappresentanze diplomatiche.
Sistemazione all’Hotel Jeko o similare (camere con bagno e a/c).

6° giorno

Le Colline dei feticci: da Dassa a Natitingou (350 km – 6 h) ( B/L/D)

Sosteremo presso il feticcio di Dankoli, importante luogo di culto vudù. La presenza di diversi bastoncini di legno ricorda l’innumerevole serie di preghiere che sono state rivolte al dio locale per soddisfare i bisogni della vita di tutti i giorni: un buon raccolto, un felice matrimonio, un parto senza problemi, una promozione scolastica…. Una volta esaudita la preghiera, il richiedente torna sul luogo del feticcio per sacrificare ciò che aveva promesso: un pollo, una mucca, una capra. Le tracce di sangue, vino di palma e olio di palma che cospargono il feticcio provano che tante persone hanno visto la loro preghiera esaudirsi. Nel pomeriggio raggiungeremo gli antichi villaggi Taneka, situati alle pendici dei monti omonimi. Questi villaggi sono composti da capanne rotonde dai tetti conici e protetti al centro da vasi di terracotta. La parte superiore dei villaggi è abitata dai sacerdoti dei feticci, abbigliati con pelle di capra, e dai giovani iniziati. Pare che i primi abitanti, d'origine Kabyé, abbiano occupato la montagna nel IX secolo d.C. Da allora altre popolazioni si sono unite a loro formando una specie di melting-pot. Ogni gruppo ha conservato i propri culti ed i propri riti d'iniziazione, e nello stesso tempo hanno creato istituzioni politiche e religiose comuni. Mentre si cammina tra case a tetto conico, su viuzze delimitate da pietre lisce, capita d'incontrare giovani ed adulti con il capo raso, semi nudi. Si preparano alle celebrazioni iniziatiche. I Taneka considerano che per "fare" un uomo ci vuole tempo, pazienza, e tanto... sangue d'animali sacrificati. Insomma un processo lungo tutta un'esistenza, a tal punto che la vita stessa diventa un rito di passaggio.
Sistemazione all’ Hotel Tata Somba o similare (camere con bagno e a/c).

7° giorno

Danza del fuoco: da Natitingou a Sokode (180 km – 4 h) (B/L/D)

Oggi entriamo nella terra dei Somba e Tamberma. In questo paesaggio di dolci colline e altipiani incontreremo i Tamberma e i Somba, che vivono in abitazioni fortificate. Simili nella forma ai nostri castelli medievali, queste abitazioni rappresentano uno dei più begli esempi di antica architettura africana. Il loro stile impressionò Le Courbusier, che le definì “architettura scultorea”, ed in effetti le case sono costruite a mano, strato su strato, aggiungendo palle di fango che vengono poi modellate sul disegno della casa in una sorta di sensuale gesto che mixa forza, accuratezza ed estetica.
L’attaccamento alle loro tradizioni è dimostrato dalla presenza di grandi santuari di forma fallica posti all’entrata delle case. Con il premesso accordatoci dagli abitanti entreremo nelle case per meglio comprenderne lo stile di vita. In realtà le abitazioni sono una proiezione antropologica e cosmologica: il primo piano avvolto nell’oscurità rappresenta la morte ed è il luogo degli antenati, il secondo piano aperto al cielo rappresenta la vita ed è il luogo dove le nonne accudiscono i piccoli, fino a quando viene individuato quale antenato è ritornato a vivere nel nuovo nato.
Tutto il cibo e gli animali vengono custoditi all’interno delle case, in modo da garantire la sopravvivenza del gruppo famigliare in caso di attacco nemico. Per secoli queste popolazioni hanno sfruttato il difficile accesso ai loro territori offerto dalla catena dei monti Atakora per difendersi dalla schiavitù praticata dai mercanti musulmani del Nord dell’Africa. L’area è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
In serata, la danza del fuoco. Al centro del villaggio un grande fuoco illumina i volti dei partecipanti che inizialmente danzano al ritmo ipnotico dei tamburi prima di tuffarsi nelle braci ardenti. Raccolgono tizzoni incandescenti e li passano più volte sul corpo oltre che portarli alla bocca, quasi li dovessero ingoiare. Nessuna ferita e nessun segno di dolore compare sui volti dei danzatori. Si tratta di coraggio? Auto-suggestione? Magia? Difficile spiegare una tale performance.
Forse sono davvero i loro feticci che li proteggono dal fuoco.
Sistemazione all’Hotel Central o similare (camere con bagno e a/c).

8° giorno

Foresta pluviale: da Sokode a Kloto (290 km – 5 h) (B/L/D)

Trasferimento in direzione sud e sosta a Atakpame, una tipica cittadina africana costruita sulle colline, punto di convergenza dei prodotti provenienti dalla foresta limitrofa.
Lavorando abilmente su piccoli telai, gli uomini producono grandi tessuti dai colori vivaci, i kente.
Da Atakpame ci spostiamo verso la foresta pluviale che circonda Kpalime, cittadina dal ricco passato coloniale che oggi è divenuta importante centro di commercio. Visiteremo il mercato e il centro artigianale.
Passeggiata notturna alla scoperta della misteriosa foresta tropicale avvolta dalla magia dell’oscurità: la maestosità degli alberi, il suono dei tam-tam, l’eco dei richiami prodotti dagli animali…inoltre con la guida di un entomologo locale impareremo a riconoscere farfalle ed insetti endemici.
Sistemazione all’Auberge JP Nectar (camera con bagno privato).

9° giorno

Perle di vetro: da Kpalime a Akossombo (200 km – 5 h) (B/L/D)

Frontiera del Ghana. Ci spostiamo verso la Regione del Volta.
Il Tafi Atome, santuario delle scimmie, è stato creato nel 1993 per proteggere la comunità di scimmie sacre che vive nella limitrofa foresta. Le scimmie, nella tradizione del villaggio, sono considerate le porta-parole delle tartarughe. Entrambe, scimmie e tartarughe, sono considerate sacre dalla popolazione, che conserva questa tradizione da almeno 200 anni. Ci concederemo una piacevole passeggiata nella foresta accompagnati dalla guida locale che ci farà incontrare la grande comunità di scimmie Monas e Colobus.
La regione Krobo è famosa per la produzione di perline. Alcune delle quali sono per l’appunto chiamate “krobo” ed occupano uno spazio importante nelle migliori collezioni del mondo.
I Krobo producono ed usano le loro perline per feste d’iniziazione, per culti e per abbellimento estetico.
Visiteremo un atelier specializzato nella produzione artigianale di perline e seguiremo il processo di produzione!
Gli artigiani odierni seguono la stessa tecnica di produzione tradizionalmente usata da secoli. Frammenti di vecchi vetri vengono pestati e ridotti in sottilissima polvere, in seguito la stessa viene inserita in appositi stampi ricoperti di caolino. Le perle vengono poi cotte, decorate, lavate ed infine infiliate!
Sistemazione all’Afrikiko Resort o similare (camere con bagno e a/c).

10° giorno

Ashanti: da Akosombo a Kumasi (250 km – 5 h) (B/L/D)

Kumasi, capitale storica e spirituale dell’antico Regno Ashanti. Il popolo Ashanti fu uno dei regni più potenti dell’Africa fino alla fine del 19th sec., quando gli Inglesi decisero di annetterla alla loro colonia chiamata Gold Coast. Gli onori ancora oggi resi all’Asantehene (il Re) testimoniano del passato splendore e della potenza Ashanti. Oggi Kumasi, con circa 1 milione di abitanti, è una spumeggiante città con un fantastico mercato centrale, uno dei più grandi d’Africa. Ogni tipo di manufatto Ashanti (pelletteria, ceramiche, tessuti kente & adinkra) si trova qui, insieme a quasi tutti i tipi di frutta tropicale e verdura.
In agenda avremo una visita al centro culturale Ashanti che possiede una ricca collezione di manufatti collocati all’interno della riproduzione di una casa Ashanti. Nel pomeriggio, se in svolgimento, potremo assistere ad un tradizionale funerale Ashanti, durante il quale i partecipanti in segno di lutto indossano incantevoli toghe rosse o nere. Si tratta di un funerale a tutti gli effetti, ma dall’atmosfera molto gioiosa. Il deceduto è considerato ancora presente e parte della famiglia. Amici e parenti insieme socializzano e onorano la sua memoria. I capi, all’ombra di grandi parasoli colorati, partecipano a queste celebrazioni circondati da tutta la corte, dai ritmi dei tamburi e dai ballerini che danzano con movenze ricche di gestualità e simbolismo.
Sistemazione al Miklin Hotel o similare (camere con bagno e a/c).

11° giorno

I regni dell’oro: da Kumasi a Anomabu (250 km – 4 h) – GHANA (B/L/D)

In mattinata proseguiremo con la visita di Kumasi. Il Museo del Palazzo Reale ci aprirà le porte, con la sua collezione unica d’oggettistica ashanti. Nel pomeriggio ci dirigeremo verso la costa.
Sistemazione all’Anomabu Beach Resort o similare (camere con bagno e a/c).

12° giorno

I castelli della tratta: da Anomabu a Accra (180 km – 3 h) ( B/L/-)

Iniziamo la giornata con la visita al Castello di Elmina, il più antico in Africa. I portoghesi lo costruirono nel XV secolo. In passato fu usato in momenti diversi come base per il commercio dell’oro, dell’avorio ed infine per la tratta degli schiavi. Al di fuori delle mura si estende un meraviglioso villaggio di pescatori con il porticciolo sempre pieno di grandi e colorate piroghe. Ogni giorno, condotte da esperti pescatori che in questo modo ricavano la loro fonte di sostentamento, le piroghe affrontano il duro oceano. I vicoli della vecchia città sono immersi in un’atmosfera vivace che ci riporta al tempo in cui Elmina era una vivace cittadina coloniale. Nella città vecchia rivolgeremo la nostra attenzione ai “Posuban”, santuari delle società Asafo, dove i guerrieri ancora oggi usano fare offerte alle grandi.
In seguito raggiungeremo Accra. Tempo libero per gli ultimi acquisti.
In serata trasferimento in aeroporto e volo per la propria destinazione di rientro.
Alcune camere in day-use disponibili fino alle 18 (camere con bagno e a/c).
Partenza per l’Italia con voli di linea, secondo disponibilità (costo del biglietto non incluso nella quota base). Pasti e pernottamento a bordo.

13° giorno

Italia (-/-/-)

Arrivo a destinazione e termine dei servizi.

Quote per persona, a partire da:

PartenzaMin. 2 PersoneMin. 6 Persone
DoppiaSupplemento singolaDoppiaSupplemento singola
7 Gennaio 2018€ 2.875€ 560€ 2.550€ 560

Note

Partenze garantite con minimo 2 partecipanti – massimo 16

HOTEL PREVISTI (o similari):

Accra: Accra City Hotel

Lome: Hotel Ibis

Ouidah: Hotel Casa del Papa

Dassa: Hotel Jeko

Natitingou: Hotel Tata Somba

Sokode: Hotel Central

Kloto: Auberge JP Nectar

Akossombo: Afrikiko Resort

Kumasi: Miklin Hotel

Anomabu: Anomabu Beach Resort

VISTO: Ghana & Togo – due entrate; Benin – entrata singola

VACCINAZIONI: Febbre gialla obbligatoria; profilassi antimalarica altamente raccomandata

PASTI: pranzi, picnic oppure nei ristoranti (menu turistici); cene nei ristoranti degli hotel (menu turistici)

BAGAGLIO: max 20 kg, sacche da viaggio non rigide

ASSICURAZIONE: obbligatoria per assistenza medica ed eventuale rimpatrio

MEZZI DI TRASPORTO: microbus e/o minibus e/o 4×4

Tutti i nostri viaggi sono studiati tenendo conto di una certa flessibilità che permetterà l’adattamento alle condizioni atmosferiche e agli interessi del gruppo, traendo vantaggio dalle opportunità che di volta in volta si presenteranno in loco.

In considerazione della particolare natura del viaggio, alcune visite potrebbero essere modificate per cause di forza maggiore e la decisione è ad insindacabile giudizio della guida. I costi derivanti da tali variazioni saranno a carico dei partecipanti. Ovviamente è responsabilità della guida fare sempre del suo meglio affinchè il programma aderisca all’originale.

Durante i valichi di frontiera potrebbero verificarsi dei ritardi, sarà necessario munirsi di pazienza durante l’espletamento delle formalità doganali.

Le quote potrebbero variare in caso di aumento dei costi dei servizi, indipendenti dalla volontà dell’organizzatore

 

 


La quota comprende

  • Assistenza all’aeroporto di Accra ( e Lomè) in arrivo e partenza
  • Trasferimenti e visite in minibus/microbus e/o veicoli 4×4
  • Guide locali (parlanti: inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo)
  • Tour e visite come da programma
  • Pass per festival
  • Pernottamenti in camere standard /capanne/tende, come da itinerario
  • Tutti i pasti come da progamma: B = prima colazione, L = pranzo, D = cena
  • Acqua minerale durante le visite
  • Ingressi ai parchi, concessioni, aree protette e siti di interesse culturale
  • Kit di pronto soccorso
  • Tutte le tasse locali
  • Kit da Viaggio
  • L’assicurazione per l’ assistenza medica, il rimpatrio sanitario ed il danneggiamento al bagaglio
  • La polizza Viaggi rischio Zero

La quota non comprende

  • I voli internazionali da/per Accra
  • I pasti e le bevande non previste in programma
  • Le escursioni facoltative e tutto ciò non evidenziato nella voce “la quota comprende”
  • Early check-in e Late check-out in hotel
  • Facchinaggio bagagli negli aeroporti e hotel
  • Le mance, gli extra di carattere personale, eccedenza bagaglio
  • Tasse aeroportuali soggette a variazione
  • Le bevande ove non espressamente menzionate
  • Escursioni e visite non menzionate
  • Visto d’entrata in Ghana
  • Spese di carattere personale
  • Quota d’iscrizione di 95 euro

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