da € 3.690 Voli esclusi
CREA IL TUO VIAGGIO TROVA AGENZIALa nostra fantastica odissea culturale ci condurrà nei luoghi più remoti di Ghana, Togo e Benin alla scoperta di un mondo tribale ancora oggi guidato dagli spiriti degli antenati.
Lungo la costa, nel cuore della pratica vudù, incontreremo i sacerdoti del culto, assisteremo a danze che culminano nella trance e saremo testimoni della grande influenza che gli spiriti vudù esercitano sui loro adepti.
Dirigendoci verso l’interno incontreremo l’etnia Taneka e Tamberma e le loro splendide dimore fortificate. Proseguiremo entrando a Kumasi nel Regno d’Oro degli Ashanti . Al termine del nostro viaggio esploreremo la famosa Costa degli Schiavi con i suoi Forti, testimonianza di un ben triste passato.
Le maschere Egun arrivano dalla casa delle maschere indossando costumi colorati e brillanti, e sfilano nelle vie del villaggio lanciandosi repentinamente all’inseguimento dei curiosi e incauti spettatori che troppo si avvicinano quasi a sfidare le maschere.
I partecipanti non devono farsi toccare da Egun: proveniente dall’aldilà potrebbe condurli con sé. Quando la maschera irrompe sulla scena, si assiste a una specie di corrida che suscita un mix di paura ed ilarità. In alcuni casi coloro che sono raggiunti dalle maschere cadono in uno stato di catalessi e sono portati subito nella casa delle maschere per un trattamento segreto che li farà ritornare nel mondo dei vivi.
Minimo 2 partecipanti
Partenza dall’Italia per Lomé con voli di linea, secondo disponibilità (costo del trasporto aereo non incluso nella quota base). Arrivo all’aeroporto e trasferimento in hotel. Tempo a disposizione e pasti liberi.
Sistemazione all’Hotel Onomo o similare (camera con bagno privato e aria condizionata).
Prima colazione. Lomé, vibrante capitale del Togo, è l’unica città africana ad aver subito consecutivamente le influenze coloniali tedesche, inglesi e francesi nonché una delle poche capitali al mondo situata al confine con un’altra nazione. Questa storia di influenze variegate ha creato un’identità unica che si riflette nello stile di vita e nell’architettura della città. Lomé è il punto di incrocio di persone, culture e commerci che la rende città cosmopolita dalle dimensioni umane. Scopriremo: il mercato centrale con le “Nana Benz”, donne mercanti che hanno concentrato nelle loro mani il commercio dei “pagne”, tessuti, provenienti dall’Europa, che vengono venduti in tutta l’Africa Occidentale (Nota bene: parte della struttura è stata distrutta da un incendio); gli edifici coloniali del quartiere amministrativo; il mercato dei feticci più grande d’Africa con un eclettico assortimento di amuleti, crani di animali, conchiglie, antiche pietre-moneta, teste di serpente, statuette propiziatorie e tutte le più svariate componenti necessarie alla realizzazione di pozioni magiche e feticci.
Ci spostiamo in un villaggio sperduto tra le alte erbe della savana: almeno tre generazioni di adepti celebrano una cerimonia Vudù. Nei villaggi le cerimonie Vudù fanno parte della vita quotidiana: al ritmo sempre più ipnotico dei tam-tam e accompagnato da canzoni incantatorie alcuni danzatori cadranno in profonda trance: occhi riversi, smorfie, tensione muscolare, insensibilità al dolore o al fuoco movimenti convulsi che imitano quelli di un animale. Sakpata, Heviesso, Mami Water e altre divinità Vudù prendono possesso del corpo dei loro adepti per manifestarsi. Pranzo in corso d’escursione.
Cena e pernottamento all’Hotel du Lac o similare (tutte le camere con bagno privato e aria condizionata).
Prima colazione. Oggi attraversiamo la frontiera del Benin (Hilla Kodji / Save Kodji). Raggiungiamo Ouidah che fu conquistata dall’esercito del Dahomey nel XVIII sec. e trasformata in un terminal per il commercio degli schiavi. Oggi Ouidah mostra un’architettura afro-portoghese oltre alla bizzarria di trovare il tempio del Pitone e la cattedrale cattolica esattamente una di fronte all’altra. L’atteggiamento rilassato degli abitanti, il suono delle onde che giunge dalla spiaggia, il ritmo dei tamburi creano un’atmosfera fuori dal tempo, molto ben descritta da Bruce Chatwin nel suo romanzo “il Viceré di Ouidah”. Passeggiando lungo le strade, visiteremo il tempio del Pitone e termineremo la visita della città percorrendo “la via degli schiavi” fino alla spiaggia dove gli schiavi erano imbarcati per il “Nuovo Mondo”. Pranzo in corso d’escursione.
Cena e pernottamento all’Hotel Casa del Papa o similare (bungalows con bagno privato e aria condizionata).
Prima colazione. Vicino alla costa oceanica si estende una regione lacustre che accoglie Ganvie, bellissimo ed esteso villaggio su palafitte. Una grande piroga ci condurrà attraversando il Lago Nokwe. Gli abitanti dell’etnia Tofinou costruiscono le loro capanne su pali di teck e ricoprono i tetti delle abitazioni con una spessa coltre di paglia. La pesca è l’attività principale di questa popolazione il cui isolamento ha permesso di conservare le abitudini e le regole del tempo che fu. Sulle piroghe, che uomini, donne e bambini conducono con facilità con l’aiuto di lunghe pertiche, si scandisce la vita quotidiana. È sulla piroga che si va a pesca, ci si sposta, si canta accompagnando il ritmo delle pertiche, sulle piroghe le donne mettono in mostra le merci da vendere al mercato e i bimbi vanno a giocare e a scuola.
In seguito, raggiungeremo Abomey, dove incontreremo la comunità dei “forgerons”, da secoli al servizio dei re per la produzione di armi ed altri utensili. Assisteremo ad un’uscita di maschere.
Pranzo in corso d’escursione. Cena e pernottamento all’Hotel Jeko o simile (camere con bagno privato e aria condizionata).
Prima colazione. Sosteremo presso il feticcio di Dankoli, importante luogo di culto vudù. La presenza di diversi bastoncini di legno ricorda l’innumerevole serie di preghiere che sono state rivolte al dio locale per soddisfare i bisogni della vita di tutti i giorni: un buon raccolto, un felice matrimonio, un parto senza problemi, una promozione scolastica…. Una volta esaudita la preghiera, il richiedente torna sul luogo del feticcio per sacrificare ciò che aveva promesso: un pollo, una mucca, una capra. Le tracce di sangue, vino di palma e olio di palma che cospargono il feticcio provano che tante persone hanno visto la loro preghiera esaudirsi. Nel pomeriggio raggiungeremo gli antichi villaggi Taneka, situati alle pendici dei monti omonimi. Questi villaggi sono composti da capanne rotonde dai tetti conici e protetti al centro da vasi di terracotta. La parte superiore dei villaggi è abitata dai sacerdoti dei feticci, abbigliati con pelle di capra, e dai giovani iniziati. Pare che i primi abitanti, d'origine Kabyé, abbiano occupato la montagna nel IX secolo d.C. Da allora altre popolazioni si sono unite a loro formando una specie di melting-pot. Ogni gruppo ha conservato i propri culti ed i propri riti d'iniziazione, e nello stesso tempo hanno creato istituzioni politiche e religiose comuni. Mentre si cammina tra case a tetto conico, su viuzze delimitate da pietre lisce, capita d'incontrare giovani ed adulti con il capo raso, semi nudi. Si preparano alle celebrazioni iniziatiche. I Taneka, considerano che per “fare” un uomo ci vuole tempo, pazienza, e tanto... sangue d'animali sacrificati. Insomma un processo lungo tutta un'esistenza, a tal punto che la vita stessa diventa un rito di passaggio. Pranzo in corso d’escursione.
Cena e pernottamento all’Hotel Tata Somba o similare (camere con bagno privato e aria condizionata).
Prima colazione. Oggi entriamo nella terra dei Somba. In questo paesaggio di dolci colline e altipiani incontreremo i Somba che vivono in abitazioni fortificate. Simili nella forma ai nostri castelli medievali, queste abitazioni rappresentano uno dei più begli esempi di antica architettura africana. Il loro stile impressionò Le Corbusier, che le definì “architettura scultorea”. In effetti le case sono costruite a mano, strato su strato, aggiungendo palle di fango che sono poi modellate sul disegno della casa in una sorta di sensuale gesto che mixa forza, accuratezza ed estetica. L’attaccamento alle loro tradizioni è dimostrato dalla presenza di grandi santuari di forma fallica posti all’entrata delle case. Con il premesso accordatoci dagli abitanti, entreremo nelle case per meglio comprenderne lo stile di vita. In realtà le abitazioni sono una proiezione antropologica e cosmologica: il primo piano avvolto nell’oscurità rappresenta la morte ed è il luogo degli antenati, il secondo piano aperto al cielo rappresenta la vita ed è il luogo dove le nonne accudiscono i piccoli, fino a quando è individuato quale antenato è ritornato a vivere nel nuovo nato. Tutto il cibo e gli animali vengono custoditi all’interno delle case, in modo da garantire la sopravvivenza del gruppo famigliare in caso di attacco nemico. Per secoli queste popolazioni hanno sfruttato il difficile accesso ai loro territori offerto dalla catena dei monti Atakora per difendersi dalla schiavitù praticata dai mercanti musulmani del Nord dell’Africa. Attraversamento confine con il Togo. Pranzo in corso d’escursione.
Cena e pernottamento all’Hotel Kara o similare (camere con aria condizionata e bagno privato).
Prima colazione. Incontro con la popolazione Kabye. In alcuni villaggi, in cima alle colline, le donne plasmano vasi di argilla e gli uomini lavorano il ferro dandogli forma con il fuoco e pesanti pietre. In serata, danza del fuoco. Al centro del villaggio un grande fuoco illumina i volti dei partecipanti che danzano al ritmo ipnotico dei tamburi prima di tuffarsi nelle braci ardenti. Raccolgono tizzoni incandescenti e li passano più volte sul corpo oltre che portarli alla bocca, quasi li dovessero ingoiare. Nessuna ferita e nessun segno di dolore compare sui volti dei danzatori. Si tratta di coraggio? Auto-suggestione? Magia? Difficile spiegare una tale performance. Forse sono davvero i loro feticci che li proteggono dal fuoco. Pranzo in corso di escursione.
Cena e pernottamento all’Hotel Lamirelle o similare (camere con bagno privato e aria condizionata, semplice).
Prima colazione. Ci dirigeremo verso sud, con una sosta lungo il percorso ad Atakpame, una tipica cittadina africana costruita su colline dove si trovano tutti i prodotti provenienti dalle vicine foreste. Attraverso il loro abile lavoro su piccoli telai, gli uomini della regione realizzano il grande tessuto dai colori vivaci chiamato "Kente".
Da Atakpame ci spostiamo nelle foreste tropicali che circondano Kpalime, una città dal ricco passato coloniale che oggi è un importante mercato per il commercio del cacao e del caffè. Passeggiata sulle colline che circondano Kpalime, attraverso villaggi e fattorie, fino al limite della foresta. Sotto la guida di un entomologo locale, impareremo a conoscere le farfalle e gli insetti colorati. Pranzo in corso d’escursione.
Cena e pernottamento al Hotel du 30 Aout o simile (camere con bagno privato e aria condizionata).
Prima colazione. Attraversamento del confine con il Ghana e proseguimento verso la regione del Volta. La regione Krobo è famosa per la produzione di perline. Alcune delle quali sono per l’appunto chiamate “krobo” ed occupano uno spazio importante nelle migliori collezioni del mondo. I Krobo producono ed usano le loro perline per feste d’iniziazione, per culti, e per l’estetica. Visita di un atelier specializzato nella produzione artigianale di perline. Pranzo in corso d’escursione.
Cena e pernottamento al New Capital View Hotel o simile (camere con bagno privato e aria condizionata).
Prima colazione. Kumasi capitale storica e spirituale dell’antico Regno Ashanti. Il popolo Ashanti fu uno dei regni più potenti dell’Africa fino alla fine del XIX sec., quando gli Inglesi decisero di annetterlo alla loro colonia chiamata Gold Coast. Gli onori ancora oggi resi all’Asantehene (il Re) testimoniano del passato splendore e della potenza Ashanti. Oggi Kumasi, con circa tre milioni di abitanti, è una città spumeggiante con un fantastico mercato centrale, uno dei più grandi d’Africa. Ogni tipo di manufatto Ashanti (pelletteria, ceramiche, tessuti kente ed adinkra) si trova qui, insieme a quasi tutti i tipi di frutta tropicale e verdura.
In agenda avremo una visita al centro culturale Ashanti che possiede una ricca collezione di manufatti collocati all’interno della riproduzione di una casa Ashanti.
Nel pomeriggio, se in svolgimento, potremo assistere ai “funerali ashanti”, che in realtà sono una celebrazione festosa. Rituale celebrato mesi o anni dopo il decesso per permettere allo spirito del defunto di guadagnare lo status di antenato e divenire protettore di tutto il clan. I partecipanti esibiranno tessuti rossi e neri. I capi, all’ombra di grandi parasole colorati, partecipano alle celebrazioni circondati da tutta la loro corte. Anche noi, seguendo il protocollo tradizionale, saremo accettati alla cerimonia per assistere alle danze tradizionali che celebrano le gesta degli antenati ed hanno una marcata simbologia erotica.
Pranzo in corso d’escursione.
Pernottamento al Miklin Hotel o simile (camere con bagno privato e aria condizionata).
Prima colazione. La domenica mattina Kumasi si risveglia lentamente. Le sue vie, non troppo trafficate, si concedono allora allo sguardo del viaggiatore, curioso di cogliere da vicino qualche dettaglio che rende la città speciale: le costruzioni coloniali intorno al mercato, le insegne pubblicitarie dipinte a mano con uno stile originale che qualcuno non esita ad accostare all’Urban Art, i fedeli che si recano in Chiesa indossando l’abito della domenica perfettamente alla moda perché perfettamente fuori moda. La visita della città sarà riempita dall’attenzione dedicata a questi dettagli e ad altri ancora.
Proseguiremo con la visita di Kumasi. Il Museo del Palazzo Reale ci aprirà le porte, con la sua collezione unica d’oggettistica ashanti. Pranzo in corso d’escursione.
Se in programma, assisteremo al grande evento: Akwasidae Festival.
Cena e pernottamento al Miklin Hotel o similare (camere con bagno privato e aria condizionata).
Prima colazione. Ritorno sulla costa e visita di Cape Coast ed in particolare del suo castello, costruito dagli Svedesi nel 1653. Dal 1657 al 1664 cambiò mano 5 volte. Fu conquistato da Danesi, Olandesi, una tribù locale ed infine dai Britannici, che ne fecero il loro quartiere generale fino alla fine del XIX secolo. Riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, accoglie ora un interessante museo sulla tratta degli schiavi. Da qui, infatti, partirono migliaia di prigionieri, rivenduti come schiavi ed utilizzati nelle piantagioni americane. La cittadina, prima capitale della colonia britannica, conserva le tracce del passato coloniale. Sulle spiagge circostanti i pescatori perpetuano tecniche di pesca ancestrali, sfidando le furie dell’oceano per strapparvi abbondanti raccolte di pesce. Pranzo in corso d’escursione.
Cena e pernottamento all’Anomabo Beach Resort o similare (bungalows con bagno privato e aria condizionata).
Prima colazione. Il canopy di Kakum, un ponte di corde assicurato a dei cavi in acciaio, rappresenta il ponte più lungo e più alto di questo genere in tutto il mondo. Da un’altezza di 30 - 40 metri si può avere una vista del tutto originale sulla foresta. Invece di mostrare i loro tronchi, gli alberi offrono allo sguardo le loro sommità slanciate alla ricerca di cielo e di sole.
Elmina, la più antica costruzione europea a sud del Sahara.
Elmina: un nome legato alla storia dell’Africa, ma anche alla storia di tutta l’umanità. Nel 1482 Cristoforo Colombo e Bartolomeo Diaz approdarono qui con dodici caravelle per costruire un castello sotto l’autorità portoghese. I luoghi scelti erano legati anche alla possibilità di acquisto della polvere d’oro. Così ebbe inizio la storia d’Elmina: un castello, un porto, un villaggio, che oggi festeggiano il record di oltre cinque secoli di continui contatti e commerci tra africani ed europei. Il castello che si visita oggi è il risultato dei lavori realizzati da portoghesi, olandesi, inglesi e autorità locali. Nel corso della sua storia è stato utilizzato inizialmente come fattoria fortificata per rifornire di verdure, frutta e cibo fresco le navi che facevano rotta lungo la via delle Indie, e nello stesso tempo come base per l’acquisto della polvere d’oro, dell’avorio, e dei legnami pregiati. Nel XVIII secolo il castello raggiunse la sua estensione attuale quando divenne uno dei principali centri di raccolta degli schiavi da inviare nelle Americhe. Oggi è riconosciuto “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO.
La cittadella d’Elmina è un tipico porto di pesca con centinaia di grandi piroghe colorate che tutti i giorni affrontano l’oceano. I vicoli di quest’antico villaggio di pescatori ci faranno respirare un’atmosfera vivace ed unica. In una città vicina scopriremo i Posuban, santuari delle compagnie Asafo dove i guerrieri Asafo versano ancora libagioni. Pranzo in corso d’escursione.
Cena e pernottamento all’Anomabo Beach Resort o similare (bungalows con bagno privato e aria condizionata).
Dopo la prima colazione, ci dirigiamo ad Accra. Grande città africana, in rapida evoluzione, Accra ha saputo conservare un’identità che si riflette sia nei quartieri moderni, che in quelli più vecchi, dove si moltiplicano le attività tradizionali. I verdeggianti quartieri amministrativi, composti da eleganti ville della prima metà del Novecento, ci ricordano che questa fu la più prosperosa delle colonie d’ Africa. Di fronte all’oceano si organizza la vita dei quartieri autoctoni. James Town: un villaggio circondato da una città. Qui le attività economiche seguono criteri ben diversi da quelli che governano la city, distante solamente qualche centinaio di metri. Oltre Osu, che era sede del palazzo presidenziale, si trova il quartiere dove abitano i fabbricanti di sarcofagi, dalle forme “fantasy”. Con estro, creano bare a forma di frutti, pesci, aerei, animali... Questi bizzarri manufatti oltre ad essere apprezzati localmente hanno fatto mostra di sé in prestigiose esposizioni internazionali. Camere in day-use disponibili fino alle 18.00 (camere con bagno privato e aria condizionata). In serata trasferimento in aeroporto per il vostro volo di rientro. Partenza per l’Italia con volo di linea (costo del trasporto aereo non incluso nella quota base).
Arrivo all’aeroporto di destinazione.
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Minimo 2 Partecipanti | Minimo 4 Partecipanti | Minimo 6 Partecipanti | |||
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Doppia | Supplemento singola | Doppia | Supplemento singola | Doppia | Supplemento singola | |
Dal 8 Gennaio 2025 al 22 Gennaio 2025 | € 6.520 | € 600 | € 4.455 | € 600 | € 3.690 | € 600 |
Dal 20 Febbraio 2025 al 6 Marzo 2025 | € 6.520 | € 600 | € 4.455 | € 600 | € 3.690 | € 600 |
Dal 3 Aprile 2025 al 17 Aprile 2025 | € 6.520 | € 600 | € 4.455 | € 600 | € 3.690 | € 600 |
Dal 7 Agosto 2025 al 21 Agosto 2025 | € 6.520 | € 600 | € 4.455 | € 600 | € 3.690 | € 600 |
Dal 18 Settembre 2025 al 2 Ottobre 2025 | € 6.520 | € 600 | € 4.455 | € 600 | € 3.690 | € 600 |
Dal 23 Ottobre 2025 al 6 Novembre 2025 | € 6.520 | € 600 | € 4.455 | € 600 | € 3.690 | € 600 |
Dal 26 Dicembre 2025 al 9 Gennaio 2026 | € 6.520 | € 600 | € 4.455 | € 600 | € 3.690 | € 600 |
Note
AKWASIDAE FESTIVAL:
20 febbraio
03 aprile
07 agosto
18 settembre
FESTIVAL EGUN
26 Dicembre
PARTENZE SPECIALI
08 gennaio – Festival Vudù e Akwasidae
23 Ottobre – Festival del Miglio
HOTEL PREVISTI (o similari)
Lomé: Onomo Hotel Lomé 3*
Agbodrafo: Hotel du Lac 3*
Ouidah: La Casa del Papa 4*
Dassa: Hotel Jeko 3*
Natitingou: Hotel Tata Somba 3*
Kara: Hotel Kara 3*
Sokode: Hôtel Lamirel 3*
Kpalime: Grand Hotel du 30 Aout 3*
Koforidua: New Capital View Hotel 4*
Kumasi: Miklin Hotel 3*
Anomabo: Anomabo Beach Resort 3*
Legenda
(B/L/D/AI): B = Colazione; L = Pranzo; D = Cena; AI = All Inclusive
La quota comprende
La quota non comprende
Kpalime Kpalime precedentemente noto come Palimé, è una città nel sud-ovest del Togo situata a circa 120 km dalla capitale Lomé. È il “capoluogo” della prefettura di Kloto che conta circa 80.000 persone che lavorano principalmente nel commercio, nell’agricoltura e nel turismo. E’ ben posizionato sulla più alta cima del Togo, il Mont Agou e […]
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Durata: 14 giorni / 12 notti
da € 3.070 - Voli esclusi
Durata: 11 giorni / 8 notti
da € 3.450 - Voli inclusi
Durata: 14 giorni / 12 notti
da € 4.660 - Voli inclusi