Passaporti, sicurezza, situazione sanitaria, trasporti e numeri utili in Sudan

Passaporto e visto

Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi alla data di partenza per il Paese. Per le eventuali modifiche a tale norma, si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.

Viaggi all’estero dei minori: si prega di consultare l’Approfondimento “Prima di partire/ documenti per viaggi all’estero di minori” sulla home page di questo sito.

Visto d’ingresso: necessario, da richiedersi presso l’Ambasciata del Sudan a Roma. La durata del visto turistico può essere prolungata, in loco a pagamento, fino ad un massimo di tre mesi. Per quanti si recassero in Sudan per lavoro, anche temporaneamente, occorre chiedere un visto di ingresso per motivi di lavoro, che potra’ essere prolungato in loco a pagamento fino a un massimo di un anno.
Lo straniero, (titolare di passaporto ordinario) è tenuto a dichiarare la sua presenza all’Autorità competente (Alien Registration Office) entro tre giorni dal suo ingresso nel Paese.
I giornalisti e i cineoperatori devono, prima di partire, munirsi presso l’Ambasciata sudanese della prevista autorizzazione da parte del “Ministry of Information and Communications – External Department” e dare comunicazione del programma che intendono seguire una volta arrivati nel Paese.
Sono inoltre necessari permessi di viaggio, da richiedere alle Autorità locali, per uscire dal territorio dello Stato di Khartoum. Poiché tali disposizioni possono essere soggette a cambiamenti, anche senza preavviso, si consiglia di prendere contatto con l’Ambasciata d’Italia a Khartoum per un quadro aggiornato in materia.

Formalità valutarie: in Sudan è consentita l’introduzione di valuta straniera di qualsiasi ammontare, senza doverne dimostrare la provenienza. In loco non è possibile effettuare transazioni con carte di credito o bancomat stranieri. Si consiglia vivamente di portare con sé risorse sufficienti di contanti.


Sicurezza

Le forze armate del Sudan sono state fortemente ampliate dopo il 1969, soprattutto per far fronte alla lunga rivolta nel sud. All’inizio degli anni ’80 le forze armate del Sudan (SAF) consistevano di un esercito, una navata e una forza aerea. Nel 1990-91 il governo ha iniziato a stabilire una milizia e ha anche istituito un progetto militare per fornire reclute per condurre la guerra con i ribelli del Sudan People’s Liberation Army (SPLA). L’accordo di pace globale del 2005 che ha concluso la guerra civile tra il governo settentrionale ei ribelli meridionali ha permesso la continua esistenza di entrambe le forze, anche se il numero di truppe da entrambe le parti doveva essere ridotto. Nel 2011, prima della secessione del sud, lo status dei combattenti SPLA che risiedevano nel nord era un problema controverso; fu risolta evidentemente quando un accordo per assorbirli nel SAF è stato raggiunto nelle settimane prima che l’indipendenza sud dichiarasse. A causa dell’instabilità nella regione del Darfur del paese nell’ovest e nella zona lungo il confine con il Sud Sudan, le forze di pace delle Nazioni Unite sono state sistemate nel paese.

Il livello di criminalità di strada a Khartoum e in altre importanti città sudanesi, ad eccezione del Darfur, è basso ma in aumento. Casi di furto di borse (incluso bagaglio a mano da ladri di motociclette) e piccoli furti si verificano. Rimanere all’erta e prendere precauzioni adeguate per proteggere te stesso e le tue cose. Fare attenzione a non lasciare oggetti di valore esposti in auto durante il viaggio. Se ti fermi, dovresti evitare lo scontro.
Se ti trovi in Darfur, si deve rispettare il coprifuoco e assicurarsi di essere a conoscenza di eventuali operazioni militari, conflitti e operazioni contro la criminalità. Chiunque cerchi di entrare nell’area del Darfur, per qualsiasi scopo, deve prima ottenere un permesso speciale dal governo sudanese.
Esiste il rischio di conflitti e violenze che si diffondono negli stati del Nilo Bianco, del Nord Kordofan e di Sennar dalle aree vicine. E’ necessario mantenere restare sempre informati su quello che succede ed evitare le aree in cui è stato segnalato un conflitto.


Situazione sanitaria

Le condizioni ecologiche varie in Sudan, la scarsa igiene e la malnutrizione diffusa portano ad un’elevata incidenza di malattie infettive fatali. Le malattie più comuni sono la malaria, il morbillo e la tubercolosi. La meningite cerebrospinale, la tosse e l’epatite infettiva non sono rari. Molti sudanesi nelle zone rurali soffrono di sovvenzioni temporanee su base stagionale. La malnutrizione è prevalente durante tutto l’anno nel Darfur, soprattutto tra i bambini, a causa degli effetti disruptivi del conflitto in corso.
A partire dalla metà degli anni ’70, il Ministero della Sanità ha avviato un programma nazionale destinato a fornire assistenza sanitaria primaria in tutto il paese con un’enfasi sulla medicina preventiva. La mancanza di fondi ha gravemente influenzato l’attuazione del piano, in quanto lo stabilimento del governo nei primi anni ’90 di tre livelli di assistenza sanitaria a livello federale, statale e locale. All’inizio del XXI secolo, circa la metà di tutti i Sudanesi aveva accesso ai servizi sanitari, ma l’accessibilità dipende notevolmente dalla localizzazione geografica. La maggior parte del piccolo numero di medici del paese è concentrata nelle aree urbane, così come gli ospedali più importanti.
Si segnala che nelle province di White Nile, Nord Kordofan e Gezira e, in modalità più circoscritta, in quelle del Sud e West Darfur, del River Nile del Blu Nile, di Sennar e dell’area metropolitana di Khartoum, sono presenti focolai di colera.
Si raccomanda ai connazionali presenti di attenersi scrupolosamente alle misure di prevenzione delle malattie trasmesse da acqua ed alimenti crudi e di bere solo acqua filtrata e disinfettata e di disinfettare con cura frutta e verdura.
Si raccomanda di stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente.

Avvertenze
Si consiglia:
– previo parere medico, le vaccinazioni contro: meningite, epatite A, B e C, tifo e tetano; la profilassi antimalarica è altresì consigliata;
– di viaggiare con una scorta di farmaci di prima necessità e quelli di cui si ha bisogno;
– di bere solo acqua filtrata e disinfettata e di disinfettare con cura frutta e verdura.

E’ obbligatorio il vaccino contro la febbre gialla per tutti i viaggiatori superiori ai 9 mesi d’età provenienti da Paesi in cui la febbre gialla é a rischio trasmissione, nonchè per tutti i viaggiatori che abbiano anche solo transitato per più di 12 ore nell’ aeroporto di un Paese in cui la febbre gialla é a rischio trasmissione.


Trasporti e comunicazioni

Il sistema dei trasporti è sottosviluppato e costituisce un grave ostacolo alla crescita economica. La vasta area del paese e la disponibilità di un solo grande sbocco verso il mare pongono un pesante onere alle strutture limitate, in particolare sulle ferrovie Sudan di proprietà del governo e sulla rete stradale in crescita del paese. Le ferrovie avevano tradizionalmente trainato gran parte del trasporto merci del Sudan, ma gli investimenti pesanti in strade (e l’abbandono dell’infrastruttura ferroviaria) negli anni ’70 e ’80 hanno incoraggiato una crescente dipendenza da camion e da altri veicoli a motore per estrarre le materie prime del paese.
La rete stradale del Sudan è costituita da strade asfaltate e non asfaltate, che costituiscono la maggior parte del sistema. Di gran lunga la strada più importante è l’autostrada che corre per 744 miglia da Port Sudan a Khartoum.
La linea ferroviaria principale va a nord da Al-Ubayyiḍ (El-Obeid) via Khartoum al lago Nasser e Wādī Ḥalfā’, con filiali da Sannār e Atbara a Port Sudan e da Sannār a Al-Ruṣayriṣ. C’è anche una estensione da ovest da Al-Ubayyiḍ a Nyala, con un ramo a sud verso Wau.
Per secoli il Nilo era l’autostrada fluviale della regione del Sudan. Il Nilo Bianco è navigabile tutto l’anno, ma il Nilo Azzurro non è navigabile, e il Nilo sotto Khartoum è navigabile solo in brevi tratti. Il governo gestisce servizi sul Nilo. Port Sudan, 850 miglia a sud di Suez è il porto principale del paese sul Mar Rosso.
Numerosi vettori, inclusi Sudan Airways, forniscono servizi nazionali ed internazionali dall’aeroporto principale di Khartoum. Ci sono diversi aeroporti ausiliari, tra cui quelli di Al-Ubayyiḍ e Port Sudan.
Sebbene il Sudan disponga di una rete fissa per il servizio telefonico, è limitata e ha un numero relativamente contenuto di utenti rispetto all’utilizzo di telefoni cellulari, molto più pervasivo, soprattutto nelle aree urbane. Il servizio Internet è disponibile in molte delle città principali.


Indirizzi e numeri utili

AMBASCIATA D’ITALIA Khartoum
Indirizzo postale: P.O. Box 793 – Khartoum
Indirizzo: street 39 – zona: Khartoum 2
Telefono: 00249 1 83471615/6/7; fax 00249 1 83471217
E-mail: [email protected]
Sito web: www.ambkhartoum.esteri.it
Cellulare di emergenza:    00249 9 12306050 (operativo 24 ore su 24)

Polizia del Turismo: 995
Intervento rapido: 999
Ambulanza centrale:  333
Emergenza stradale: 777

Ministero dell’Interno:
Tel. 00249 83-781629 oppure 83-777186

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