Letteratura
La letteratura camerunese si è concentrata sui temi sia europei che africani. Gli scrittori dell’epoca coloniale come Louis-Marie Pouka e Sankie Maimo sono stati educati dalle società missionarie europee e hanno sostenuto l’assimilazione della cultura europea come mezzo per portare il Camerun nel mondo moderno. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, scrittori quali Mongo Beti e Ferdinand Oyono hanno analizzato e criticato il colonialismo e respinto l’assimilazione.
Musica
La musica e la danza sono parte integrante delle cerimonie cameruniane, dei festival, delle riunioni sociali e della narrazione. Le danze tradizionali sono altamente coreografate e separano gli uomini e le donne o impongono la partecipazione di un solo sesso. Gli obiettivi delle danze vanno dal puro divertimento alla devozione religiosa. Tradizionalmente, la musica viene trasmessa per via orale. In una performance tipica, un coro di cantanti echeggia un solista.
L’accompagnamento musicale può essere semplice come il battere delle mani e dei i piedi, oppure fatto di strumenti tradizionali, come le campane, i clacson, i tamburi, i flauti, i corni, gli strumenti a corda, i fischietti e gli xilofoni; L’esatta combinazione varia a seconda del gruppo etnico e della regione. Alcuni artisti cantano canzoni complete da soli, accompagnate da un solo strumento.
Gli stili di musica più popolari includono ambaso bey della costa, assiko della Bassa, mangambeu del Bangangte e tsamassi del Bamileke.
I due stili più popolari di musica sono makossa e bikutsi. Makossa si è sviluppata a Douala e mescola la musica popolare, la vita, l’anima e la musica del Congo. Gli artisti come Manu Dibango, Francis Bebey, Moni Bilé e Petit-Pays hanno diffuso lo stile in tutto il mondo negli anni ’70 e’ 80. Bikutsi nasce come musica di guerra tra l’Ewondo. Artisti come Anne-Marie Nzié lo hanno sviluppato in una popolare musica da ballo iniziata negli anni ’40 e gli artisti come Mama Ohandja e Les Têtes Brulées lo hanno reso popolare nel corso degli anni ’60, ’70 e ’80.
Film
Poco dopo l’indipendenza, i filmmaker come Jean-Paul Ngassa e Thérèse Sita-Bella hanno esplorato gli stessi temi. Nel 1960, Mongo Beti e altri scrittori indagano il post-colonialismo, i problemi dello sviluppo africano e il recupero dell’identità africana. Nel frattempo, a metà degli anni ’70, i registi come Jean-Pierre Dikongué Pipa e Daniel Kamwa hanno affrontato i conflitti tra la società tradizionale e quella postcoloniale. La letteratura e le pellicole nei due decenni successivi si sono concentrate più su temi camerunesi.
Curiosità
È irrispettoso stringere la mano con la mano sinistra, quindi utilizza solo la destra. Se hai qualcosa nella tua mano destra o la tua mano destra è sporca o bagnata, è cortese estendere il polso alla persona che lo stringerà con la mano destra. Se entrambe le mani sono occupate, è cortese toccare i polsi.
Durata: 14 giorni / 12 notti
da € 4.660 - Voli inclusi
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