Fiabe, miti e leggende
Nella mitologia del Botswana la Via Lattea si dice si sia formata dopo che una ragazza lanciò in cielo della cenere del focolare domestico, creando così una scia luminosa e brillante. Qui la Via Lattea viene spesso indicata con l’appellativo “Fiume di Stelle”. Riusciamo poi a scorgere anche la sua nebulosa scura “Sacco di Carbone”.
Dalla Via Lattea ci spostiamo sulle singole costellazioni. La prima è la famosa Croce del Sud, qui impropriamente chiamata “Giraffa”. A causa della sua forma allungata si dice infatti che una giraffa abbia allungato talmente tanto il collo da essere arrivata in cielo e vegliare così sull’universo.
Scorgiamo poi Orione, alto e fiero, rappresentato con cintura e scudo; si dice fosse uno dei migliori cacciatori sulla terra, forte e possente, tanto che la sua costellazione è una delle più estese e brillati del cielo. Si dice anche fosse innamorato delle Pleiadi e che il suo inseguimento prosegua in cielo. Infatti, grazie alla rotazione terrestre sembra proprio che continui a rincorrerle. Che bello potersi fermare tutta la notte ad ascoltare queste storie, ma quando il buio si fa impenetrabile gli ippopotami si fanno avanti e noi ci dobbiamo ritirare.
Curiosità
La Miniera di diamanti di Jwaneng, situata nel Botswana del sud, è una delle più ricche del mondo.
Il Botswana ha destinato il 17% delle sue terre a riserve naturali – molto di più del consigliato 10%.
La maggior parte dei diamanti del Botswana viene estratta dalla compagnia Desbwana – il cui 50% è di proprietà di DeBeers e il 50% del governo del Botswana.
La parola “lekgoa”, che in Botswana utilizzano di solito per riferirsi agli stranieri, in origine si poteva tradurre come “sputato dal mare”.
Batswana è il plurale che designa le persone che vivono nel Botswana; il termine singolare è motswana.
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