Economia
La Banca centrale degli Stati dell’Africa occidentale gestisce gli affari finanziari del Mali e di altri membri della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale. Il Mali è uno dei paesi più poveri del mondo. Lo stipendio annuo del lavoratore medio è di circa US $ 1.500.
Il Mali ha subito una riforma economica, a partire dal 1988 stipulando accordi con la Banca Mondiale e con il Fondo Monetario Internazionale. Durante il periodo che va dal 1988 al 1996, il governo del Mali ha ampiamente riformato le imprese pubbliche: sono state privatizzate 16 imprese, 12 privatizzate solo in parte e 20 liquidate.
Tra il 1992 e il 1995, il Mali ha implementato un programma di adeguamento economico che ha portato alla crescita economica e alla riduzione degli squilibri finanziari. Il programma ha aumentato le condizioni sociali ed economiche e ha portato al Mali ad aderire all’Organizzazione mondiale del commercio il 31 maggio 1995.
Il Mali è anche membro dell’Organizzazione per l’armonizzazione del diritto commerciale in Africa (OHADA). Il prodotto interno lordo (PIL) da allora è aumentato. Nel 2002 il PIL ammontava a 3,4 miliardi di dollari ed è passato a 5,8 miliardi di dollari nel 2005, con un tasso di crescita annuale pari al 17,6%.
Il Mali utilizza il franco CFA, ed è connesso al governo francese con l’accordo dal 1962 (creazione di BCEAO). Oggi tutti e sette paesi del BCEAO (compreso il Mali) sono collegati alla Banca centrale francese.
Politica
Fino al colpo di stato militare del 22 marzo 2012 e a quello successivo del dicembre 2012, il Mali era una democrazia costituzionale disciplinata dalla Costituzione del 12 gennaio 1992, modificata nel 1999. La costituzione prevede una separazione dei poteri tra i rami esecutivi, legislativi e giudiziari del governo. Il sistema del governo può essere descritto come “semi presidenziale”. Il potere esecutivo è attribuito a un presidente, eletto a suffragio universale per cinque anni, ed è limitato a due mandati.
Il presidente serve come capo di stato e comandante delle forze armate. Un primo ministro nominato dal presidente serve come capo di governo e a sua volta nomina il Consiglio dei ministri. L’Assemblea Nazionale unicamerale è l’unico organo legislativo del Mali, costituito da deputati eletti per cinque anni. Dopo le elezioni del 2007, l’Alleanza per la democrazia e il progresso ha ottenuto 113 dei 160 posti nell’assemblea. L’assemblea tiene annualmente due sessioni regolari, durante le quali discute e vota su una legislazione presentata da uno dei membri o dal governo.
La Costituzione del Mali prevede un sistema giudiziario indipendente, ma l’esecutivo continua ad esercitare un’influenza sul potere giudiziario per il potere di nominare i giudici e sovrintendere alle funzioni giudiziarie e all’applicazione della legge. La Corte Suprema ha sia poteri giudiziari che amministrativi e la Corte Costituzionale prevede il controllo giudiziario degli atti legislativi e serve come arbitro elettorale. Esistono diverse corti inferiori, anche se i capi e gli anziani del villaggio risolvono la maggior parte delle controversie locali nelle zone rurali.
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