PASSAPORTO
Con scadenza superiore ai 3 o ai 6 mesi a seconda dei paesi da visitare.
Informarsi per eventuali visti e formalità.
➢ Per info aggiornate sul passaporto clicca qui
PATENTE
Tante volte vi capiti di affittare un’auto e comunque un secondo documento può essere utile in caso di smarrimento del primo oppure come garanzia da lasciare in caso di prestito/noleggio di un bene. Controllare inoltre se nel Paese che state per visitare sia necessaria la patente internazionale
CARTA DI CREDITO + CONTANTI
Molte volte per le escursioni organizzate in loco si accettano solo contanti e questo vale anche per gli ambulanti o per i negozi locali meno turistici ( che tra l’altro sono i più convenienti ). Anche il cambio in valuta locale talvolta viene effettuato solo in contanti. In alcuni paesi la carta di credito è accettata solo nelle banche statali.
Attenzione se portate dollari Usa: quasi tutti i paesi accettano oramai solo la serie nuova stampata dopo il 1992/4 e più precisamente quella con l’immagine centrale grande.
La carte di credito più accettate nel mondo sono quelle su circuito Visa o Mastercard.
Vi consiglio inoltre di appuntare il numero di carta di credito ed i telefoni per bloccarla in caso di smarrimento e tenere il tutto in un luogo diverso da quello dove si trova la carta (un vostro compagno di viaggio e magari anche un parente che rimane a casa).
DOCUMENTI DI VIAGGIO
Controllare sempre di avere con se vouchers per i servizi alberghieri e biglietti aerei.
ZAINO SUPPLEMENTARE
Leggero e ben compresso dentro la valigia risolve tre problemi:
1) il surplus di materiale al ritorno come ricordini voluminosi, souvenirs o semplicemente la borsa più disordinata
2) la rottura di una valigia (soprattutto per i noti maltrattamenti aerei)
3) Una sacca dove mettere momentaneamente l’attrezzatura da mare o da trekking durante una singola escursione giornaliera
COSA METTERE IN VALIGIA
Consigliamo di visitare questi due siti che sono veramente esaustivi e simpatici:
http://www.invaligia.com/
http://www.tropiland.it/etc/valigia.htm
Di seguito una lista completa: non dovete portare tutto ma serve per ricordarsi ciò che si dimentica sempre.
DOCUMENTI E SOLDI
Passaporto in corso di validità (con visto, se necessario)
Carta d’identità (valida per l’espatrio)
Patente nazionale e quella internazionale (dove richiesta)
Biglietti di viaggio (aereo, treno, nave)
Voucher/prenotazioni (macchina, alberghi, tour organizzati)
Contante (Euro o altre valute, il dollaro americano è riconosciuto in tutto il mondo)
Travell’s cheque
Carte di credito e bancomat
Scheda telefonica internazionale
Telefono/fax per eventuali bonifici bancari o blocco carte di credito
Certificati di vaccinazioni
Calcolatrice
Polizze assicurative
Fotocopia passaporto e biglietti
La Medicina dei Viaggi, nuova branca delle Scienze Mediche, è in continuo sviluppo soprattutto perché il fenomeno dei viaggi è imponente ed è in continua crescita esponenziale.
È obbligo per noi tour operator dare informazioni affinché il viaggio si svolga nella più completa tranquillità senza per questo allarmare o scoraggiare il turista a visitare anche le aree più remote e, di conseguenza, più a rischio.
Evidenziamo qui di seguito alcune regole dettate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che possono aiutare il turista nella preparazione del viaggio:
Inoltre per un primo soccorso si consiglia di portare:
Forbicine, lamette sterili, coltellino, rasoio, termometro, fascia a laccio emostatico (num 2) , cerotti varie dimensioni, benda orlata, garze sterili, confezione cotone piccola;ascqua ossigenata e tintura di iodio, cotone emostatico, repellente cutaneo, e in viaggi particolarmente a rischio succhiaveleno, siringhe, siero antiserpente.
Sull’uso di medicinali in viaggio si ricorda:
Molto è stato detto e scritto sul diverso impatto che il turismo ha sull’ambiente e sulle comunità locali. Di solito si dà per scontato che l’aspetto negativo si applichi soltanto ai paesi investiti da un turismo di massa. Ora sembra che i viaggiatori possano avere un impatto deleterio ad ogni livello (inquinamento, estinzione di specie animali e vegetali, sperpero delle risorse, perdita di tradizioni, cultura e valori, prostituzione e sfruttamento) anche in zone poco “battute”, dove la popolazione locale potrebbe non essere abituata alle concezioni e allo stile di vita degli occidentali, e dove gli ambienti possono essere molto sensibili.
Sfortunatamente, molte delle destinazioni più popolari sono in zone ecologicamente sensibili, facilmente disturbate da pressioni umane. Questo fatto è particolarmente significativo, perché il desiderio di visitare luoghi e comunità al di fuori dei percorsi abituali è una forza prorompente per molti viaggiatori. A causa di questa fragilità, il turismo rischia di spazzare via nel breve volgere di qualche anno tutto ciò che ci attira in questi paesi: la diversità di storia, cultura, di organizzazione sociale, l’integrità dei paesaggi naturali.
Una rivoluzione strisciante, quella del turismo, che non si impone con le armi, ma con la forza della necessità, con il sogno dello sviluppo economico, con il bisogno di omologazione. Alla fine, però, ha lo stesso potere di una invasione: quello di modificare in breve tempo profondamente l’assetto socio-economico e culturale della zona in cui si impone. Ma il problema non riguarda solo i paesi in via di sviluppo (cosiddetto terzo mondo); con le dovute differenze, infatti, diversità e fragilità si ripropongono anche nei paesi sviluppati nel rapporto tra territorio urbano, territorio industrializzato e zone rurali e montane, dove sopravvivono ancora stili di vita e tradizioni antiche, e dove l’ambiente naturale pur non potendosi definire integro ha mantenuto una qualità elevata.
Comunque, sarebbe impossibile identificare tutti i possibili tipi di impatto che i viaggiatori dovrebbero considerare, ma vale la pena assumere un atteggiamento più responsabile nei confronti dei paesi che visitiamo.
I possibili cambiamenti vanno dagli ecosistemi naturali aria, acqua, terra, ecologia (fauna e flora selvatica), ai valori culturali (credenze e comportamenti) e all’ambiente costruito (luoghi antichi e di importanza archeologica). Fortunatamente ci sono sintomi di una nuova consapevolezza sulle responsabilità che l’industria del turismo e i suoi clienti debbono sottoscrivere.
Alla fin fine, tutto ciò che si richiede è un po’ di sensibilità e di consapevolezza dei danni che si possono arrecare ai paesi visitati.