Il lago Ciad è un lago, situato nella parte centro-settentrionale dell’Africa, a ridosso dei confini di Ciad, Camerun, Niger e Nigeria.
È il settimo lago più grande del mondo (il quarto in Africa) ed è localizzato per la precisione nell’area del Sahel, una regione a sud del deserto del Sahara.
Si tratta di un lago di tipo endoreico, ossia è privo di emissari ed è alimentato principalmente dal fiume Chari, che vi apporta una grande quantità d’acqua.
La dimensione del lago, proprio perché privo di emissari, è di conseguenza variabile e dipende dalle precipitazioni sugli altopiani circostanti il bacino e dalle temperature nel Sahel; le fluttuazioni di queste variabili determinano quindi cambiamenti drastici nelle sue dimensioni, che variano da 9.800 km² nella stagione secca ai 25.500 km² al termine della stagione delle piogge.
Negli ultimi anni ha subito una diminuzione considerevole della sua estensione, dovuto alle scarse precipitazioni e all’utilizzo sempre più frequente dell’acqua prelevata dal lago stesso o dai suoi affluenti, per l’irrigazione dei terreni.
Inoltre dobbiamo aggiungere che è un lago poco profondo e quindi è molto sensibile al cambiamento di profondità media, che normalmente è di 1,50 metri.
Intorno al 7.000 a.C., durante il neolitico sub pluviale, il lago Ciad raggiunse la sua massima estensione di circa 400.000 km quadrati ed una profondità massima di 138 metri, tanto da formare un enorme bacino chiamato MegaChad.
Questo accadde perché i monsoni si erano spostati più a nord e in particolare perché l’asse di inclinazione terrestre era leggermente diverso da quello attuale, in tal modo si realizzarono una serie di condizioni fisiche e climatiche idonee ad un incremento massiccio nelle precipitazioni, che perdurarono per alcuni millenni, rendendo possibile così anche lo sviluppo di fiumi e villaggi.
A partire dal 3.900 a.C., però le pianure e i fiumi del Sahara cominciarono ad inaridirsi, spezzando il gigante MegaChad in tre laghi più piccoli: il Bodélé e il Fitri, che scomparvero quando il clima si fece ancora più torrido e per l’appunto il Ciad.
Il lago è molto importante a livello ecologico, sociale ed economico: esso assicura infatti, il fabbisogno d’acqua a più di 20 milioni di persone, che vivono nei paesi attorno al bacino.
Per questo motivo, la FAO e la Commissione del bacino del Lago Ciad hanno stanziato dei finanziamenti per effettuare delle opere idrauliche volte ad aumentare la capacità idrica del lago.
Tra le varie proposte, vi è quella di attuare la deviazione del fiume Ubangi nel fiume Chari, in modo tale da aumentare la portata di quest’ultimo, che come già detto è il principale affluente del Ciad.
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