Letteratura
Come in altri paesi saheliani, la letteratura in Ciad ha visto una siccità economica, politica e spirituale che ha colpito i suoi più noti scrittori. Gli autori sono stati costretti a scrivere dall’esilio o da espatriati e hanno generato una letteratura dominata da temi di oppressione politica e storici. Dal 1962, 20 autori ciadiani hanno scritto circa 60 opere di finzione. Tra i più noti scrittori internazionali ci sono Joseph Brahim Seid, Baba Moustapha, Antoine Bangui e Koulsy Lamko. Nel 2003 il solo critico letterario del Ciad, Ahmat Taboye, ha pubblicato la sua Anthologie de la littérature tchadienne, approfondendo la conoscenza della letteratura del Ciad a livello internazionale e tra i giovani e per compensare la mancanza di case editrici e di promozione.
Musica
La musica del Ciad comprende una serie di strumenti inusuali. Il kakaki, un corno di stagno; e il hu hu, uno strumento a corda con una zucca come cassa armonica. Altri strumenti e le loro combinazioni sono legati a specifici gruppi etnici: i Sara preferiscono fischietti, balafon, arpe e kodjo; i Kanembu combinano i suoni delle percussioni con quelli dei flauti.
Il gruppo musicale Chari Jazz nasce nel 1964 e apre la scena musicale moderna del Ciad. Più tardi, altri gruppi hanno tentato di mescolare la modernità e la tradizione. Gruppi popolari come Tibesti sono rimasti ancorati alla tradizione, mantenendo lo stile musicale africano. In Ciad non si è particolarmente diffusa la musica moderna, tuttavia, dal 1995, si è sviluppato un maggiore interesse grazie alla distribuzione di CD e cassette audio. La pirateria e la mancanza di tutela giuridica per i diritti degli artisti restano dei grandi problemi per l’ulteriore sviluppo dell’industria musicale ciadiana.
Film
Lo sviluppo di un’industria cinematografica ciadiana è stato ostacolato dalle devastazioni della guerra civile e dalla mancanza di cinema (ce n’è solo uno in tutto il paese). Il primo lungometraggio ciadiano, il docudrama Bye Bye Africa, è stato realizzato nel 1999 da Mahamat Saleh Haroun. Il suo ultimo film, Abouna, è stato accolto in modo critico e il suo Daratt ha vinto il premio speciale della giuria al 63° Festival Internazionale del Cinema di Venezia. Il film d’azione del 2010 A Screaming Man ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes 2010, rendendo Haroun il primo regista del Ciad ad entrare e vincere un premio a Cannes. Issa Serge Coelo ha diretto due altri film, Daresalam e DP75: Tartina City.
Durata: 8 giorni / 5 notti
da € 1.440 - Voli esclusi
Passaporto e visto Passaporto/Carta d’identità: le Autorità di frontiera egiziane consentono l’ingresso nel Paese con i seguenti documenti: – passaporto con validità residua di almeno sei mesi alla data di arrivo nel Paese; – solo per turismo, carta d’identità cartacea o elettronica valida per l’espatrio con validità residua superiore ai sei mesi, accompagnata da due […]